Gli scienziati hanno utilizzato la microscopia a forza atomica ad alta velocità (HS-AFM), un potente strumento di nanoimaging per visualizzare le strutture molecolari e la loro dinamica ad alta risoluzione spaziale e temporale.
Per questo, i nucleosomi dovevano essere messi su un substrato. Shibata e colleghi hanno utilizzato come substrato un film dei cosiddetti areni pilastro[5] (molecole con struttura tubolare pentagonale), formando una superficie ideale in cui i nucleosomi vengono facilmente adsorbiti senza che i processi dinamici vengano soppressi.
I ricercatori hanno prima esaminato i nucleosomi per i quali tutti gli otto istoni erano privi di coda. Sulla base delle loro osservazioni HS-AFM, hanno concluso che lo scorrimento dei nucleosomi e lo svolgimento/riavvolgimento del DNA si sono verificati più spesso rispetto ai nucleosomi normali (canonici). Ciò suggerisce che senza code, l'interazione istone-DNA è indebolita, portando a una situazione in cui il DNA può staccarsi più facilmente dagli istoni.