Swarm Bravo fornì presto un'altra prospettiva, mostrando grandi cambiamenti nel campo magnetico terrestre che raggiunse latitudini più basse durante il suo picco.
Sebbene la tempesta sia stata di durata relativamente breve, il disturbo al campo magnetico terrestre è stato incredibilmente forte e gli impatti sono ancora in fase di analisi.
Secondo l'ufficio meteorologico spaziale dell'ESA, la regione attiva del sole responsabile ha rilasciato da allora ulteriori brillamenti di classe M, non così forti, e c'è una probabilità del 40% che si verifichi un ulteriore brillamento di classe X nei prossimi giorni. /P>
Sorprendentemente, il satellite Soil Moisture and Ocean Salinity (SMOS) dell'ESA è stato tra i primi a catturare il lampo radio solare associato al brillamento solare.
Lo strumento principale di SMOS è un radiometro interferometro noto come Miras, che normalmente rileva le onde radio in "banda L" emesse dalla Terra. Ciò ci consente di misurare parametri geofisici come l'umidità del suolo, la salinità della superficie del mare e lo spessore del ghiaccio marino.
A causa della sua posizione in orbita, tuttavia, l'antenna di SMOS ha anche il sole nel suo campo visivo e i brillamenti solari rilasciano anche onde radio.
Per l'osservazione della Terra, questi segnali vengono rimossi come rumore. Ma gli scienziati della meteorologia spaziale avevano altre idee. Grazie al monitoraggio del sole in tempo quasi reale quasi 24 ore su 24, SMOS è in grado di rilevare gli effetti dei brillamenti solari sul sistema globale di navigazione satellitare (GNSS), nonché sui radar di volo e sulle comunicazioni in banda L.