Un gruppo di ricerca internazionale guidato da un ricercatore dell’Università di Vienna ha rilevato per la prima volta direttamente i venti stellari di tre stelle simili al Sole registrando l’emissione di raggi X dalle loro astrosfere e posto dei limiti al tasso di perdita di massa delle stelle. attraverso i loro venti stellari.
Le astrosfere, analoghi stellari dell'eliosfera che circonda il nostro sistema solare, sono bolle di plasma molto calde soffiate dai venti stellari nel mezzo interstellare, uno spazio pieno di gas e polvere. Lo studio dei venti stellari di stelle di piccola massa simili al Sole ci consente di comprendere l’evoluzione stellare e planetaria e, in definitiva, la storia e il futuro della nostra stella e del sistema solare. I venti stellari guidano molti processi che fanno evaporare le atmosfere planetarie nello spazio e quindi portano alla perdita di massa atmosferica.
Sebbene i tassi di fuga dei pianeti nell’arco di un’ora o addirittura di un anno siano minimi, essi operano su lunghi periodi geologici. Le perdite si accumulano e possono essere un fattore decisivo per un pianeta che si evolve in un mondo abitabile o in una roccia senz'aria.
Nonostante la loro importanza per l’evoluzione sia delle stelle che dei pianeti, i venti delle stelle simili al Sole sono notoriamente difficili da limitare. Composti principalmente da protoni ed elettroni, contengono anche una piccola quantità di ioni più pesanti e altamente carichi (ad esempio ossigeno, carbonio). Sono questi ioni che, catturando gli elettroni dai neutri del mezzo interstellare attorno alla stella, emettono raggi X.