La scienza è un filo della cultura – e dell'intrattenimento, compresi libri di grafica, può riflettere questo. 'I Dialoghi, ' di Clifford V. Johnson. Credito:MIT Press 2017
Quanto spesso tu, al di fuori dei requisiti di un incarico, meditare cose come il funzionamento di una stella lontana, le viscere della fotocamera del tuo telefono, o il numero e la disposizione dei petali su un fiore? Forse un pochino, forse mai. Troppo spesso, le persone considerano la scienza come seduta al di fuori della cultura generale:una scienza specializzata, argomento difficile portato avanti da persone un po' strane con talenti arcani. In qualche modo non è per loro.
Ma in realtà la scienza fa parte del meraviglioso arazzo della cultura umana, intrecciato con cose come l'arte, musica, Teatro, cinema e persino la religione. Questi elementi della nostra cultura ci aiutano a comprendere e celebrare il nostro posto nell'universo, navigarlo e dialogare con esso e gli uni con gli altri. Tutti dovrebbero essere in grado di impegnarsi liberamente in qualsiasi parte della cultura generale scelgano, dall'andare a uno spettacolo o canticchiare una melodia al parlare di un nuovo film a cena.
Scienza, anche se, viene dipinto come opposto all'arte, intuizione e mistero, come se conoscere nel dettaglio come funziona quel fiore ne minasse in qualche modo la bellezza. Come fisico praticante, Non sono d'accordo. La scienza può migliorare il nostro apprezzamento del mondo che ci circonda. Dovrebbe essere parte della nostra cultura generale, accessibile a tutti. Quei "talenti speciali" richiesti per impegnarsi e persino contribuire alla scienza sono presenti in tutti noi.
Quindi, come possiamo realizzare un cambiamento? Penso che usare gli strumenti della cultura generale per integrare la scienza con tutto il resto nelle nostre vite possa essere una parte importante della soluzione.
La scienza nell'intrattenimento popolare
Per esempio, oltre ad essere un professore, Lavoro come consulente scientifico per varie forme di intrattenimento, da film di successo come il recente "Thor:Ragnarok, " o la drammatizzazione televisiva di 10 ore della scorsa primavera della vita e dell'opera di Albert Einstein ("Genius, " su National Geographic), al romanzo bestseller "Materia oscura, " di Blake Crouch. Le persone trascorrono molto tempo a intrattenersi semplicemente perché amano storie come queste, quindi ha senso mettere un po' di scienza lì dentro.
La scienza può essere uno degli argomenti intessuti nell'intrattenimento che consumiamo, attraverso storie, ambientazioni e personaggi. Credito:ABC Television
La scienza può effettivamente aiutare a rendere la narrazione più divertente, coinvolgente e divertente, come spiego ai professionisti dell'intrattenimento ogni volta che ne ho l'occasione. Dal loro punto di vista, ottengono un pubblico potenzialmente più grande. Ma belle storie, arricchito dalla scienza, anche innescare preziose conversazioni sull'argomento che continuano oltre il cinema.
Le organizzazioni senza scopo di lucro hanno lavorato duramente su questa missione. La Alfred P. Sloan Foundation aiuta a finanziare e sviluppare film con contenuti scientifici:"The Man Who Knew Infinity" (2015) e "Robot &Frank" (2012) sono due esempi. (La Sloan Foundation è anche un partner finanziario di The Conversation US.)
La National Academy of Sciences ha istituito lo Science &Entertainment Exchange per aiutare a collegare le persone dell'industria dell'intrattenimento agli scienziati. L'idea è che tali esperti possano fornire a Hollywood dettagli accattivanti e aiutare con rappresentazioni più accurate di scienziati che possono migliorare le narrazioni che raccontano. Molti dei famosi film Marvel, tra cui "Thor" (2011), "Ant-Man" (2015) e l'imminente "Avengers:Infinity War" hanno avuto il loro contenuto rafforzato in questo modo.
incoraggiante, un recente sondaggio del Pew Research Center negli Stati Uniti ha mostrato che l'intrattenimento con contenuti scientifici o correlati è guardato da persone di "tutte le fasce demografiche, gruppi educativi e politici, " e che nel complesso riportano impressioni positive delle idee e degli scenari scientifici in esse contenuti.
La scienza nei libri di saggistica
Questo tipo di lavoro non è per il gusto di tutti gli scienziati. Alcuni potrebbero invece preferire progetti di coinvolgimento che consentano loro un maggiore controllo del contenuto scientifico rispetto a quello che si può avere quando si lavora su progetti così grandi nell'industria dell'intrattenimento. Spesso, lavorano invece su libri di fantascienza per il lettore generico. Qui, Penso che anche noi abbiamo bisogno di un cambiamento.
Come una conversazione ascoltata, il romanzo grafico dell'autore esplora grandi questioni scientifiche sulla vita e la morte. Credito:"I dialoghi, ' di Clifford V. Johnson
I tipici monologhi dalla voce esperta che scrivono gli scienziati sono una componente meravigliosa dello sforzo di coinvolgimento, ma la forma è limitata. Tali libri sono in gran parte letti da persone già predisposte a prendere in mano un libro di scienze, o che sono aperti alla voce autorevole dell'accademico che dice loro come pensare. Ci sono molte persone che possono impegnarsi con la scienza, ma che trovano questo tipo di libri un promemoria a volte sgradito della classe.
Seguendo la mia convinzione che la scienza è per tutti, Suggerisco che gli editori debbano lavorare con gli scienziati per espandere i tipi di libri offerti, assicurato che c'è un pubblico per loro. Questo è attualmente difficile perché le case editrici sono avverse al rischio:qualcosa di veramente originale nella forma probabilmente avrà difficoltà a superare la fase di proposta del libro.
Il progresso è possibile, però. Molti anni fa mi sono reso conto che è difficile trovare libri sullo scaffale di saggistica scientifica che permettano ai lettori di considerarsi parte della conversazione sulla scienza. Così ho immaginato un intero libro di conversazioni sulla scienza che si svolgono tra persone comuni. Mentre "ascolta" quelle conversazioni, i lettori imparano alcune idee scientifiche, e sono implicitamente invitati ad avere conversazioni proprie. È una resurrezione della forma del dialogo, noto agli antichi greci, e a Galileo, come strumento per scambiare idee, ma con ambientazioni contemporanee:caffè, ristoranti, treni e così via.
I decided it would be engaging for the reader to actually see who's having those conversations, and where, instead of describing them in words. This led me to realize that I was contemplating a powerful form of visual storytelling:Graphic novels for adults have matured and exploded in popularity in recent years. Spiegelman's "Maus:A Survivor's Tale, " Satrapi's "Persepolis" and Bechdel's "Fun Home" are just three well-known examples.
But the storytelling tools of the graphic book have been little used in the quest to convey nonfiction science ideas to a general adult audience. The vast majority of contemporary graphic books with a science focus are presented instead as "explainer/adventure comics" for younger audiences. This is an important genre, but graphic books about science should not be limited to that.
And while there are several excellent graphic books for adults that include science, they typically focus instead on the lives of famous scientists, with discussion of the science itself as a secondary goal. Some excellent recent examples that balance the two aspects well include Ottaviani and Myrick's "Feynman, " Padua's "The Thrilling Adventures of Lovelace and Babbage, " and Doxiadis and Papadimitriou's "Logicomix." The scarcity of science-focused non-biographical graphic books for adults is especially true in my field of physics. So I decided that here was an opportunity to broaden the kinds of nonfiction science book available to engage the public.
Clifford Johnson at his drafting table. Credit:Clifford V. Johnson, CC BY-ND
So over six years I taught myself the requisite artistic and other production techniques, and studied the language and craft of graphic narratives. I wrote and drew "The Dialogues:Conversations About the Nature of the Universe" as proof of concept:A new kind of nonfiction science book that can inspire more people to engage in their own conversations about science, and celebrate a spirit of plurality in everyday science participation.
What's at stake
Science increasingly pervades many aspects of our lives. If people succumb to the typical view that science is difficult and should be left to experts and nerds, the most important decisions about all of our lives will be made by just a few people:from the quality of the water we drink, our medical treatments, energy sources, through to action on climate change. That is not a democratic situation. Inoltre, it makes it easier for a powerful few to sideline or misrepresent important ideas and lessons about our world that come through scientific research.
To push back against that scenario, it's important for scientists to try to engage the public with science. In a changing world, it's important to keep looking for new ways to do that.
Questo articolo è stato originariamente pubblicato su The Conversation. Leggi l'articolo originale.