Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, si è concentrato sulla ricomparsa della peste suina africana (PSA) in Europa negli ultimi anni. La PSA è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce i suini e può causare perdite economiche significative.
I ricercatori hanno analizzato i genomi dei virus della PSA raccolti da epidemie in Europa tra il 2014 e il 2018. Hanno scoperto che i virus appartenevano a due distinti lignaggi genetici, uno dei quali era associato a epidemie nell’Europa orientale e l’altro a epidemie nell’Europa occidentale.
I ricercatori hanno anche scoperto che i virus del ceppo dell’Europa orientale avevano subito cambiamenti genetici che hanno permesso loro di diffondersi più facilmente tra i maiali e di sopravvivere nell’ambiente per periodi di tempo più lunghi. Questi cambiamenti probabilmente hanno contribuito alla rapida diffusione della PSA nell’Europa orientale e alla sua successiva ricomparsa nell’Europa occidentale.
I risultati dello studio evidenziano l’importanza della sorveglianza genomica nel monitorare e comprendere la diffusione delle malattie infettive. Comprendendo le caratteristiche genetiche dei virus, i ricercatori possono prevedere meglio come si comporteranno e sviluppare strategie più efficaci per prevenire e controllare le epidemie.
Oltre alle caratteristiche genetiche del virus, si ritiene che anche altri fattori, come i cambiamenti nelle pratiche di allevamento dei suini e l’aumento dei movimenti di animali, abbiano contribuito alla ricomparsa della PSA in Europa.
Comprendere la complessa interazione tra genetica virale, pratiche di allevamento e condizioni ambientali è essenziale per sviluppare strategie efficaci per prevenire e controllare futuri focolai di PSA e altre malattie infettive.