Gli astronomi erano soliti dividere i pianeti in due grandi categorie. I primi, chiamati pianeti terrestri, comprendevano Mercurio, Terra, Venere e Marte. Questi quattro pianeti sono costituiti principalmente da metalli o rocce silicate e hanno superfici esterne solide.
Prima degli anni Novanta Urano e Nettuno erano raggruppati insieme agli altri pianeti giganti Giove e Saturno nel secondo gruppo:i giganti gassosi. "Gigante" è un'etichetta appropriata.
Giove è senza dubbio il pianeta più grande del nostro sistema solare, ma Nettuno non è un mostro. Ha un raggio di 24.622 chilometri, il che lo rende quattro volte più largo della Terra ed è il quarto pianeta più grande del sistema solare.
Entro la fine del millennio, tuttavia, gli scienziati si resero conto che metà dei “giganti gassosi” erano fondamentalmente diversi dall’altra metà. È vero, tutti e quattro i pianeti non hanno un esterno solido. Ma Giove e Saturno sono costituiti prevalentemente da idrogeno ed elio. Lo stesso non si può dire di Urano o Nettuno. Questi due pianeti esterni sono in realtà costituiti da elementi più pesanti.
L'atmosfera esterna di Nettuno (così come quella di Urano) è composta da elio, idrogeno e metano, ma al di sotto di essa Nettuno ha uno spesso mantello. Questo strato è carico di ghiaccio di metano fangoso, insieme alle forme solide e cristallizzate di ammoniaca e acqua. L'interno di Nettuno comprende un nucleo interno che potrebbe essere roccioso e delle dimensioni della Terra.
Oggi Urano e Nettuno non sono più considerati giganti gassosi. Invece, sono stati relegati in una terza categoria di pianeti che gli astronomi chiamano giganti di ghiaccio.